sabato 18 giugno 2011

The Storyteller


La scrittrice Francesca Bronner Barelli con il fotografo Ettore Moni










Se la grandezza di uno scrittore si misura dalla ricchezza della sua vita oltre che della sua opera, allora Francesca Bronner Barelli, al suo primo romanzo, è già una grande.
Nel corso della lettura di ieri sera a Stiletto, l'autrice ci ha letteralmente incantati con le narrazioni parallele tratte dal suo libro e dal suo vissuto: difficile dire quale delle due più affascinante.
Francesca, sesta di sette figli di una famiglia contadina svizzera, si autodefinisce contadina-scrittrice.
Io aggiungerei appassionata cantastorie, storie che inventa e storie che ha vissuto, storie nelle quali realtà e magia si fondono e per le quali è stata spesso paragonata a scrittori sudamericani come Gabriel Garcia Marquez e Isabel Allende.
Nel dibattito che ha seguito il reading, l'autrice ci ha anticipato la trama dell'opera alla quale sta lavorando e ha risposto alle domande dei presenti. 
Letteratura e linguaggio, spiritualità, amore e attaccamento, fede e rifiuto della stessa, famiglia e scelte di vita alcuni degli argomenti trattati.
Una serata intensa e profondamente interessante, un grande momento di cultura esterna ai canali tradizionali e che una volta ancora dà grande merito a Cristina e Renziana di Stiletto che, con l'organizzazione di incontri-eventi di questo tipo, stanno creando un nuovo salotto culturale che solo un negozio d'avanguardia può permettersi di avere al proprio interno.
Intanto Ettore Moni, fotografo che ha inaugurato a febbraio la Stiletto Gallery con la sua My Eye Chronicles II, ha da poco pubblicato il suo primo libro, Suburbia, venduto dalla libreria Konig/Armani a Milano, praticamente già sold-out, e immediatamente segnalato da siti internazionali quali Hyppolite Bayard e The Photography Post.
Come a dimostrare che il campo coltivato con tenacia e costanza dalle due creatrici di Stiletto sta iniziando a dare i primi frutti.



Stiletto, the Coolture Parlour.








Nelle foto: Suburbia di Ettore Moni, Scarpe Sergio Rossi.
A Parma solo a Stiletto.







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