Si parla di crisi e si torna ad apprezzare valori veri come affetti, sentimenti, il rispetto per gli altri e per l'ambiente. Come se le difficoltà ci restituissero umanità. Improvvisamente al denaro si preferisce il benessere, la salute e le diete sane, mentre la scienza ci promette la sconfitta delle malattie e la mappa esatta della fonte dell'eterna giovinezza.
La moda, di riflesso, si adatta al momento, riscoprendo capi morbidi, minimalisti e trasversali alle stagioni e alle tendenze, ponendo in luce un unico accessorio a valorizzare il tutto: la scarpa.
Sulle passerelle sfilano emozioni semplici e straordinarie, dagli zatteroni di Vivienne Westwood alle stringate basse e alle ballerine di Giorgio Armani, dallo stiletto e sabot di Manolo Blahnik ai texani Sartore. Gli opposti che tornano ad attrarsi: sneakers e anfibi che si contrappongono a tutta la femminilità delle creazioni di Giuseppe Zanotti, Sergio Rossi, Christian Louboutin e Jimmy Choo.
In questo 2011, anno di iPhone e Internet, social network e email, dove tutto è global e sempre più fast, un mondo senza più frontiere sembra offrirci opportunità ed evoluzioni infinite in cambio di questa velocità supersonica.
Ma correre veloci per andare dove?
Ahimè, di tutta questa tecnologia ammetto il mio totale rifiuto e, sforzandomi di stare al passo con i tempi, continuo a vivere di emozioni e sogni e ad amare tutto ciò che circonda la moda e le piccole ma grandi gratificazioni che noi donne sappiamo donarci anche solo con un nuovo paio di scarpe.
Crissy
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