lunedì 28 febbraio 2011

Sun Dancing




Temo ci toccherà iniziare al più presto una danza propiziatoria al ritorno del sole, mie care.
Dovrebbe essere sufficiente invertire il senso della classica Danza della Pioggia e, giusto per restare in tema, indossare qualche gioiello in argento e turchese di fabbricazione Zuni, la tribù che un tempo abitava il New Mexico e l'Arizona. 
Per sfidare questa pioggia battente prevederei invece uno stivale texano di Sartore, cuoio invecchiato abituato a calpestare ben altro che due goccioline d'acqua piovana.
Per i gioielli non mi viene in mente nessun negozio in particolare, lo stivale Sartore, direttamente dalla Ville Lumière, lo trovate da Stiletto
A Parma, la petite Paris ;-) 

sabato 26 febbraio 2011

S is for Stiletto


C'era un pezzo straordinario dei Simple Minds un milione di anni fa, eravamo nell'83 o giù di lì, che diceva Someone Somewhere in Summertime, qualcuno da qualche parte in estate. Tre Parole con tre esse iniziali.
Ok, ok non siamo ancora nemmeno in primavera, ma oggi quelle tre consonanti uguali mi suggeriscono un'altra frase: Sabato di Shopping a Stiletto.
Elettrizzante allo stesso modo, non trovate?




giovedì 24 febbraio 2011

Diamonds are a girl's best friend



Che ne dite di iniziare questo weekend soleggiato con un allegro motivetto? 
A kiss on the hand may be quite continental, but diamonds are a girl's best friend...
L'ha cantata Marilyn Monroe ne Gli Uomini Preferiscono le Bionde, Nicole Kidman in Moulin Rouge!, Beyoncé nello spot del profumo Diamonds di Giorgio Armani... la ricordate?
Questa è Radio Stiletto, l'unica radio sintonizzata sulle frequenze del vostro cuore.


I francesi sono felici di morire per amore
amano sfidarsi in duelli pericolosi
ma io preferisco un uomo vivo
che regala gioielli costosi

Un baciamano può essere molto raffinato
ma i diamanti sono i migliori amici di una ragazza
Un bacio può essere stupendo ma
non pagherà l'affitto del tuo appartamentino
o fornirà cibo al tuo gattone

Gli uomini si raffreddano quando le donne invecchiano
e noi tutte perdiamo il nostro fascino alla fine
ma tagliate o a forma di pera queste pietre non perdono la loro forma
I diamanti sono i migliori amici di una ragazza

Tiffany! Cartier!

Viviamo in un mondo materiale
e io sono una ragazza materiale

Venitemi a prendere, ragazzi!
Black Star! Roscor!
Parlami Harry Zidler, dimmi tutto quanto!

Potrebbe arrivare il tempo in cui avrai bisogno di un avvocato
ma i diamanti sono i migliori amici di una ragazza
Potrebbe arrivare il momento in cui un cinico capo ti reputerà
molto carina
ma non ti darà niente per niente.

E' il tuo uomo quando le quotazioni sono alte
ma attenta a quando iniziano a scendere
E' allora che quei vermi tornano dalle loro mogli.
I diamanti sono i migliori amici di una ragazza,
I diamanti sono i migliori amici di una ragazza.

("Diamonds ara a girl's best friend", 1949. Testo originale di Jule Styne e musica di Leo Robin (versione riadattata in Moulin Rouge! di Baz Luhrmann). La scarpa nella foto è di Giuseppe Zanotti, collezione P/E 2011. Da Stiletto a Parma, ovviamente).





True Lies



Gli occhi possono mentire, un sorriso sviare, ma le scarpe dicono sempre la verità.
Gregory House, in Dr. House - Medical Division, 2004
(nella foto modello Sergio Rossi, Stiletto Parma)

martedì 22 febbraio 2011

Call it Beauty





Giuseppe Zanotti, Sergio Rossi, Sartore, Michael Kors, Pantofola d'oro, Gaia d'Este...

domenica 20 febbraio 2011

Dal Cuore



Il sole, ieri, l'abbiamo noleggiato in California. A Berkeley, per l'esattezza.
Le scarpe le abbiamo invece selezionate tra linee italiane, francesi e americane: piaciute?
Il resto l'avete fatto voi. 
Grazie di cuore a tutti per aver partecipato tanto numerosi all'apertura di Stiletto, l'unico negozio di scarpe  a Parma dove a scegliere per le donne sono due donne.


Cristina e Renziana

sabato 19 febbraio 2011

Et voilà!


Qualcuna di voi crede che i sogni si possano avverare?
Qualche volta sì.
Questo è il nostro, e da stamattina è realtà.


Vostre,
Cristina e Renziana

giovedì 17 febbraio 2011

Desire



Non desidereremmo molte cose con ardore, se conoscessimo perfettamente ciò che desideriamo. 
Monsieur de La Rochefoucauld ha perfettamente ragione, ma quest'ottava meraviglia del mondo firmata Giuseppe Zanotti io credo già di conoscerla alla perfezione.

mercoledì 16 febbraio 2011

The Independent


Cara Crissy,
ho trovato qualcuno che riguardo alla tecnologia la pensa esattamente come te, un altro sognatore, un altro artista nato sotto il segno dei pesci che per scelta non è mai passato all'era del digitale. 
Nel suo caso parliamo di Fotografia, quella con la effe maiuscola, quella che necessita di pellicola e camera oscura, quella degli Avedon, dei Ritts, dei Watson, dei Weber, per intenderci.
L'ho invitato a esporre alla Stiletto Gallery of Modern Art le sue Eye Chronicles II, cronache del non-digitale, 26 fotografie di moda e luoghi non convenzionali nei quali lui la moda l'ha spesso ambientata.
Un appuntamento da non perdere, da sabato 19 febbraio.
Dimenticavo, lui è Ettore Moni.
Ettore Moni, classe 1967, ha una particolare visione di quello che l'arte deve essere.
Moni è un indipendente nel profondo dell'anima, la sua arte non dipende infatti da mode, da vuoti ragionamenti commerciali, da compromessi. 
Dalle foto di nudo, ai ritratti, alla moda, al fetish, ai paesaggi, al tributo a New York, città nella quale ha a lungo vissuto, il percorso di Ettore Moni è una strada che porta alla realtà cruda, senza abbellimenti, senza teatralità, senza finzione.
Questa visione di ciò che è il mondo reale permette all'artista di affrontare con coerenza tematiche spesso opposte poiché non vi è differenza di percezione tra ciò che l'occhio di Moni vede in un teatro vuoto, in un corpo con tatuaggi o scarnificazioni, in un braccio di fiume o in una strada deserta di East Harlem: sono frammenti di vita cruda, viva, pulsante.

Ettore Moni è stato pubblicato da D di Repubblica, Anna, Kult, Sport&Street, Sportswear International, Pig.
Ha esposto in due mostre personali a Parma e in collettive a Modena e Piacenza.
Vive nelle campagne di Parma in una vecchia casa colonica nella quale i libri di fotografia e letteratura sono l'arredo più importante.

lunedì 14 febbraio 2011

The dreamer



Crisi, crisi, crisi...
Si parla di crisi e si torna ad apprezzare valori veri come affetti, sentimenti, il rispetto per gli altri e per l'ambiente. Come se le difficoltà ci restituissero umanità. Improvvisamente al denaro si preferisce il benessere, la salute e le diete sane, mentre la scienza ci promette la sconfitta delle malattie e la mappa esatta della fonte dell'eterna giovinezza.
La moda, di riflesso, si adatta al momento, riscoprendo capi morbidi, minimalisti e trasversali alle stagioni e alle tendenze, ponendo in luce un unico accessorio a valorizzare il tutto: la scarpa. 
Sulle passerelle sfilano emozioni semplici e straordinarie, dagli zatteroni di Vivienne Westwood alle stringate basse e alle ballerine di Giorgio Armani, dallo stiletto e sabot di Manolo Blahnik ai texani Sartore. Gli opposti che tornano ad attrarsi: sneakers e anfibi che si contrappongono a tutta la femminilità delle creazioni di Giuseppe Zanotti, Sergio Rossi, Christian Louboutin e Jimmy Choo.
In questo 2011, anno di iPhone e Internet, social network e email, dove tutto è global e sempre più fast, un mondo senza più frontiere sembra offrirci opportunità ed evoluzioni infinite in cambio di questa velocità supersonica.
Ma correre veloci per andare dove?
Ahimè, di tutta questa tecnologia ammetto il mio totale rifiuto e, sforzandomi di stare al passo con i tempi, continuo a vivere di emozioni e sogni e ad amare tutto ciò che circonda la moda e le piccole ma grandi gratificazioni che noi donne sappiamo donarci anche solo con un nuovo paio di scarpe.


Crissy

venerdì 11 febbraio 2011

Right and left



La creatività spesso consiste nel cambiare appena cose che già esistono. Lo sapevate che le scarpe destra e sinistra sono state inventate solo poco più di un secolo fa?
Questo significa che se fossimo vissute prima di allora saremmo andate in giro come la Creatura del Frankenstein di Mary Shelley, con le braccia distese in avanti a cercare equilibrio come sonnambule.
Una ragione già di per sé valida per rifiutarci categoricamente di viaggiare nel tempo, se mai se ne presentasse l'occasione.

giovedì 10 febbraio 2011

21





But don't you remember, don't you remember?
The reason you loved me before,
Baby please remember me once more.

When was the last time you thought of me?
Or have you completely erased me from your memories?
Cause I often think about where I happen to roam.
You more I do, the less I know.

But I know I have a fickle heart and bitterness
And a wandering eye, and a heaviness in my head.

But don't you remember, don't you remember?
The reason you loved me before,
Baby please remember me once more.

Ohhhh

I gave you the space so you could breathe,
I kept my distance so you would be free,
I hope that you find the missing piece
To bring you back to me.

Why don't you remember, don't you remember?
The reason you loved me before,
Baby please remember you used to love me.

When will I see you again?

["Don't you remember", Adele from her new album 21]


Vedo il luogo e decido. 
Devo sapere contro quali pareti si infrangeranno i suoni, tra quali mobili si rincorreranno le note, in quali specchi si rifletteranno. E chi e cosa una canzone deve rappresentare.
C'è chi non ne vede il senso. Ma c'è chi non vede il senso di un sacco di cose.
(dj069, melody maker, Stiletto Grand Opening, feb.2011)



mercoledì 9 febbraio 2011

Try walking in my shoes




Permettetemi di dissentire riguardo all'affermazione della vostra paladina di Sex and the City: non tutti gli uomini sono come le scarpe col tacco. 
Ci sono uomini che sono come scarpe da ginnastica o come scarponi allacciati, quel genere di scarpe che non tieni in casa insieme a décolleté e ballerine, troppo sporche o rovinate per accostarsi a sandali e plateau, quelle che usi solo nel momento del bisogno, quando devi spalare la neve, o camminare nei campi col cane, quando c'è da correre a prendere i ragazzi a scuola, o attorno a casa per perdere un chilo di troppo, quelle che ci sudi dentro, quelle che si adeguano al tuo movimento, quelle che hanno il tuo odore e solo il tuo. Le scarpe più fedeli che una donna possa avere, le uniche con le quali puoi sentirti veramente te stessa e fregartene del trucco e della ricrescita, quelle che ti amano anche se hai una ruga quando sorridi perché l'unica cosa che conta è che tu sorrida. Quelle che basta aprire la porta e allungare una mano. 
Quelle che loro per te ci saranno sempre.


Neil Novo
(Capo cantiere Stiletto, building 9)

domenica 6 febbraio 2011

Ooh La La!


Il 9 febbraio, giorno del suo compleanno, Carmen Miranda, la diva portoghese alla quale Hollywood ha dedicato una piazza, era solita passare in rassegna le scarpe che avrebbe calzato nei giorni della primavera imminente.
Ovviamente trovava sempre che mancasse un qualcosa di difficilmente definibile nel suo già vasto guardaroba calzaturiero. Capricciosità è la prima parola che viene in mente. Comprensione quella alla quale penso subito dopo. Come non condividere la propensione tutta femminile al non essere mai del tutto soddisfatte? Accontentarsi è come fare il morto in piscina: è un'immobilità piacevole, certo, ma dopo un po' il sole negli occhi dà fastidio e l'acqua non è poi così tiepida come ci sembrava pochi minuti prima.

martedì 1 febbraio 2011

Heels


Gli uomini sono come le scarpe col tacco... Ci sono quelli belli che fanno male, quelli che non ti piacciono fin dall'inizio, quelli irraggiungibili che non potranno mai essere tuoi, quelli che affascinano in partenza ma poi capisci che non sono niente di speciale... e infine quelli che non ti stancherai mai di avere con te...
[da “Sex and the city”, il film]