lunedì 31 gennaio 2011

Venusians


Immagino la prima mattina al cantiere del Bergdorf Goodman sulla Quinta Strada a New York, 1926 o giù di lì, il momento in cui tutto sta iniziando, in cui tutto è solo disegno e idea.
Immagino Horace Sack e Bernard Gimbel, attorno al 1924, intenti a rimirare soddisfatti il loro gioiellino, Sacks Fifth Avenue, sempre sulla Quinta: - Ottimo lavoro, Horace, direi che a questo punto ci siamo proprio meritati un bagel con l'uvetta e un caffè forte.
Percorsi di costruzione di un sogno, il sogno di qualcuno che nel suo realizzarsi diventa sogno di tanti. 
L'odore della calce e della tempera e del ferro tagliato che lasciano il posto ai profumi delle essenze, delle stoffe e dei pellami, le impronte degli operai spazzate via e ricoperte dal marmo, dal granito e dal legno dei pavimenti.
Ha un che di pionieristico il far parte di un progetto di quel tipo. E un che di altamente istruttivo.
Alla costruzione di Stiletto io, ad esempio, ho imparato un sacco di cose sulle donne. Su come loro vivono nel futuro e di come noi uomini siamo invece gli abitanti del presente. Di come le teorie circa Marte e Venere siano quindi imprecise. Di come costruendo un ponte temporale sul quale incontrarci, loro arriveranno calzando oggetti straordinari e incomprensibili, magnifiche armi di seduzione che ci costringeranno a una resa immediata, alla cessione incondizionata delle chiavi del nostro cuore.


Neil Novo
(Capo Cantiere allo Stiletto Building 9, gennaio 2011)

sabato 29 gennaio 2011

The New American Wave


Esiste una New wave, un'onda nuova di stile tutto americano?
Io credo di sì, credo che il nuovo minimalismo muova i primi passi proprio da là, e stilisti come Michael Kors e James Perse ne siano la prova più evidente. 
D'altronde gli States sono da sempre la culla del Simple and Sophisticated, di quello chic minimale al quale ci hanno abituate e viziate Ralph Lauren, Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Donna Karan.
Come loro vorremmo anche noi avere casa agli Hamptons, vivere nell'aria rarefatta e oceanica che ci sala la pelle, in quella semplicità snob che profuma tanto di libertà.
Per il momento ci accontenteremo di una splendida ballerina Michael Kors e di una morbidissima T.shirt James Perse in cotone giapponese.


venerdì 28 gennaio 2011

A Touch of Grace





Ci siamo quasi. 
Non trovate che borgo Angelo Mazza sia la cornice ideale? Nei '70 e nei primi '80 questo era il vero cuore della città, qui trovavi le scarpe di Maud Frizon o i cappotti fluo di Stephen Sprouse, qui muovevano i primi passi Romea La Torraca e Filippo Alpi, era qui che abitavano moda e ricerca a Parma.
Stiletto sarà il nuovo tocco di grazia, una vibrazione positiva che lo storico borgo davvero non viveva da decenni, aria fresca e luminosa che dall'altra parte dell'Atlantico si incanalerà in questo straordinario vicolo a due passi dal Teatro Regio, a due passi dal mondo.
Ancora qualche giorno d'attesa, care amiche...

Vostre,
Cristina e Renziana