Immagino Horace Sack e Bernard Gimbel, attorno al 1924, intenti a rimirare soddisfatti il loro gioiellino, Sacks Fifth Avenue, sempre sulla Quinta: - Ottimo lavoro, Horace, direi che a questo punto ci siamo proprio meritati un bagel con l'uvetta e un caffè forte.
Percorsi di costruzione di un sogno, il sogno di qualcuno che nel suo realizzarsi diventa sogno di tanti.
L'odore della calce e della tempera e del ferro tagliato che lasciano il posto ai profumi delle essenze, delle stoffe e dei pellami, le impronte degli operai spazzate via e ricoperte dal marmo, dal granito e dal legno dei pavimenti.
Ha un che di pionieristico il far parte di un progetto di quel tipo. E un che di altamente istruttivo.
Alla costruzione di Stiletto io, ad esempio, ho imparato un sacco di cose sulle donne. Su come loro vivono nel futuro e di come noi uomini siamo invece gli abitanti del presente. Di come le teorie circa Marte e Venere siano quindi imprecise. Di come costruendo un ponte temporale sul quale incontrarci, loro arriveranno calzando oggetti straordinari e incomprensibili, magnifiche armi di seduzione che ci costringeranno a una resa immediata, alla cessione incondizionata delle chiavi del nostro cuore.
Neil Novo
(Capo Cantiere allo Stiletto Building 9, gennaio 2011)